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LA DIAGNOSI

Nel momento in cui il genitore o la scuola si rendono conto che le difficoltà scolastiche di un bambino potrebbero dipendere dalla presenza di un DSA, è importante rivolgersi a professionisti specializzati per poter effettuare una valutazione diagnostica.

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La Consensus Conference definisce alcuni criteri da rispettare per la diagnosi di DSA:

  • È possibile fare diagnosi di DSA solo nel caso in cui il livello intellettivo del bambino sia nella norma. Rispetto a questo punto il DSM-5 (manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali - 5° edizione) non indica più come criterio fondamentale il livello cognitivo nella norma, includendo nella diagnosi di DSA anche quelle condizioni intelligenza ai limiti della norma, in cui però si presenti un livello adattivo adeguato. Questo significa che il bambino deve, nonostante il suo livello intellettivo, essere adeguato nel suo ambiente, senza presentare difficoltà nelle autonomie, nei rapporti sociali e in altre aree.

  • Le prestazioni relative ai compiti di lettura, scrittura e/o calcolo devono essere deficitarie in modo significativo

  • Si può effettuare diagnosi di Dislessia e Disortografia solo a partire dalla metà/fine seconda elementare

  • Si può effettuare diagnosi di Discalculia solo a partire dalla metà/fine terza elementare

  • La valutazione diagnostica per avere una validità medico legale deve essere effettuata presso un ente pubblico (Asl) e da un equipe multispecialistica composta da neuropsichiatra, psicologo, logopedista e altri operatori.

Ma come avviene nello specifico una valutazione diagnostica?

Dovrebbe includere una serie di incontri con i genitori e con il bambino, in cui svolgere un inquadramento anamnestico e poi effettuare una serie di test specifici per potere effettuare una diagnosi. Nello specifico si dovrebbe procedere con:

  • Un primo incontro conoscitivo con i genitori del bambino in cui analizzare la richiesta ed effettuare l’anamnesi. In altre parole vengono raccolte tutte le informazioni utili sul bambino e sulla famiglia, rispetto al parto, ai primi mesi di vita del bambino, alla presenza di alcune malattie in famiglia, alla tappe di sviluppo motorio e linguistico e informazioni più specifiche rispetto alle difficoltà incontrate attualmente.

  

  • Una serie di incontri in cui il bambino è sottoposto alla somministrazione di test specifici. Questi test indagano in primis livello cognitivo (test di intelligenza), poi gli apprendimenti scolastici. Per quanto riguarda la lettura i parametri che vengono valutati sono la rapidità e la correttezza, per quanto riguarda la scrittura si valuta l’accuratezza relativa sia all'ortografia che alla grafia.  Infine per la discalculia si valuta la rapidità e l’accuratezza nelle abilità aritmetiche. In riferimento all'abilità di comprensione del testo, secondo la Consensus conference non si deve considerare come un parametro a cui far riferimento nella diagnosi di DSA, nonostante sia comunque un elemento fondamentale da osservare. Al contrario il DSM-5 considera la comprensione del testo come uno dei criteri previsti per effettuare una diagnosi. Qualora poi, in base al bambino, ci fosse bisogno di approfondire ulteriori aspetti non chiari nel quadro presentato, si può integrare con ulteriori test per una valutazione più approfondita.

  

  • Un ultimo incontro dovrebbe prevedere la restituzione dei risultati della valutazione ai genitori. Nello specifico consiste nella discussione di una relazione stesa ad hoc, in cui si descrive la diagnosi effettuata e l’eventuale trattamento successivo.

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