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DISORTOGRAFIA

Definita come una difficoltà a scrivere in modo corretto dal punto di vista ortografico in relazione all'età, al livello di scolarizzazione e in presenza di adeguate risorse intellettive.

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In altre parole rappresenta una difficoltà di origine linguistica presente nell’apprendimento della scrittura.

Il bambino con disortografia fatica nel trasformare il suono di una parola nel segno grafico corrispondente, compiendo numerosi errori.

 

Perché si possa parlare di disortografia però, come succede per la diagnosi  negli altri disturbi specifici dell’apprendimento, devono devono essere assenti disturbi visivi e/o uditivi, deve esserci stata un'esposizione scolastica adeguata e deve essere presente un livello intellettivo nella norma.

 

Come possiamo riconoscere la presenza di disortografia?

Il bambino disortografico può commettere una serie di errori tipici:

confondere lettere con suono simile (FV; TD;BP; LR ecc.); confondere lettere simili graficamente (b/d, p/q, a/e); omettere parti di una parola (fuoco/foco, cartolina/catolina); compiere delle inversioni di parti di parola (sefamoro/semaforo); separare o unire in modo inesatto alcune parole (alpino al pino), scambiare parole omofone, quindi con lo stesso suono, ma non omografe, con diversa rappresentazione grafica (l’oro/loro); aggiungere o omettere la lettera h (chiesa/ciesa); compiere altri tipi di errori, come omissione o aggiunta di accenti o amissione o aggiunta di doppie. inoltre il bambino può avere difficoltà nel copiare un testo della lavagna, nello scrivere sotto dettatura e in queste occasioni rispettare i tempi del gruppo classe è difficoltoso. 

Molto spesso la disortografia si presenta in associazione con la disgrafia, altro disturbo della scrittura, che riguarda però la grafia, la quale può risultare incomprensibile alla lettura, a volte anche per lo scrittore stesso.

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